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Pubblicato nel 1832, Il Negriero è una grande storia di mare ispirata alla vita avventurosa di Édouard Corbière - padre del poeta maledetto Tristan - a lungo capitano di una nave corsara nel periodo della tratta degli schiavi tra l'Africa e le Antille. L'adolescente Léonard, imbarcato come mozzo sul veliero Sans Façon, nel suo journal de mer descrive episodi feroci ed esilaranti, attraverso i quali si compie la sua formazione alla vita adulta. Édouard Corbière inventa un linguaggio polifonico e corale in cui convivono i registri tecnici del lessico specialistico della marina, la prosa descrittiva del geografo e del viaggiatore capace di fissare sulla pagina le atmosfere e le peculiarità paesistiche dei luoghi attraversati, le parlate viventi, le forme argotiche e colloquiali dei matelots. Il percorso narrativo diviene un vero e proprio viaggio iniziatico: il mare e l'oceano non rappresentano solo il principio strutturale e compositivo che regola il dipanarsi delle vicende, ma si fanno simbolo e specchio dei moti interiori del protagonista, della sua sensibilità inquieta, palcoscenico privilegiato per delineare i drammi dell'esistenza.